(ASI) Di fronte al quadro drammatico emerso a Pietrafitta, che ha portato a parlare di "Valle dei fuochi", la Lega Nord Umbria non si è limitata ad una presa di posizione politica o alla presentazione di interrogazioni a livello regionale o nazionale, ma, così come fatto all'inizio della vicenda Gesenu, ha chiesto ufficialmente che la questione sia esaminata dalla Commissione Bicamerale per gli ecoreati.

Già a novembre dello scorso anno sottolineammo che «Non esiste un caso Gesenu, un caso Le Crete, un caso raccolta differenziata. Esiste, invece, un caso rifiuti in Umbria. Un vero e proprio sistema che coinvolge l’intero ciclo di rifiuti che i singoli scandali e le singole inchieste della magistratura, stanno ora facendo emergere nel suo complesso». Quanto accaduto a Pietrafitta rappresenta l’ennesima, tragica conferma. Nel documento inviato alla Commissione, che ripercorre in dettaglio l’intera vicenda, abbiamo chiesto di indagare in tre direzioni:

1 Utilizzo delle ceneri per coprire i rifiuti. Le testimonianze raccolte raccontano come i camion della nettezza urbana dei Comuni andassero regolarmente a scaricare rifiuti nelle discariche adibite alle ceneri.

2 Autorizzazioni all’arrivo di ceneri da carbone della centrale Enel di La Spezia (che si sospetta possano avere più alte concentrazioni di isotopi radioattivi)

3 Valutazione delle conseguenze sulla salute della popolazione residente tenuto conto che, da un primo studio, risulta in aumento il tasso di incidenza e mortalità delle patologie oncologiche, tanto da collocare l’area più alto della media regionale, nonostante le caratteristiche rurali del territorio.

Siamo certi che l’attività della Commissione contribuirà a fare chiarezza, affinché i cittadini interessati possano comprendere tutte le responsabilità al riguardo, e che soprattutto possano quanto prima portare a provvedimenti precisi da parte dello Stato e delle autorità competenti, per limitare gli eventuali danni ambientali e le ripercussioni alla salute delle persone.

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