Maxi Truffa Inps Campania. Ciprini (M5S): “Simulavano assunzioni e licenziamenti. Il Governo recuperi i 4 milioni di soldi pubblici sottratti”

(ASI) Roma - " Guai in vista per il direttore centrale dell’Inps, Antonello Crudo, e i collaboratori Antonello Lilla e Dario Dolce, indagati per truffa aggravata dalla procura di Nocera Inferiore.  A Crudo, viene contestato di non aver cancellato dal sistema informatico centrale le posizioni di lavoro 'virtuali', relative a persone che venivano fatte passare come dipendenti di società di servizi e pulizie inesistenti o sovradimensionate per poi chiedere, a fronte di finti rapporti di lavoro, indennità di disoccupazione, maternità e malattia. Un'enorme frode ai danni dello Stato e dell'Inps che ha portato la capogruppo in Commissione lavoro, Tiziana Ciprini, a presentare un'interrogazione parlamentare (http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/08536&ramo=CAMERA&leg=17 ) per chiedere al Governo spiegazioni in merito. “A guadagnarci in questa vicenda erano tutti: i falsi pensionati venivano denunciati solo a 'tavolino', mentre i loro nomi non venivano cancellati dal sistema informatico e, quindi, gli assegni continuavano a essere incassati – afferma Ciprini. In altre parole, una truffa doppia, con l'Inps che premiava i dirigenti sia quando erogavano pensioni non dovute, sia quando facevano finta di scovarle. Per la mancata cancellazione delle posizioni di lavoro fittizie, riguardanti una ventina di società, risultano iscritti nel registro degli indagati, oltre ad Antonio Crudo e i suoi collaboratori, anche il direttore provinciale di Salerno, Gabriella Zaccaria, e la responsabile dell'ufficio ispettivo locale, Angela Santopietro. La prima parte dell'inchiesta – continua Ciprini – ha portato all'arresto di 63 persone e al sequestro di beni per 100 milioni di euro, con il rinvio a giudizio di un centinaio di persone, tra imprenditori, commercialisti, consulenti del lavoro e dirigenti dell'Istituto previdenziale. Il danno derivante dalle condotte contestate ammonterebbe ad almeno 4 milioni di euro: considerata la gravità della situazione, chiediamo di far intervenire gli ispettori del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per verificare lo stato delle cose. Inoltre, chiediamo quali azioni il Governo intenda intraprendere nei confronti dei responsabili dei fatti per procedere al recupero di quanto indebitamente sottratto alle casse pubbliche” - conclude Ciprini.

Continua a leggere