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Federalismo. Calderoli: rispetteremo i patti, ma anche le Regioni dovranno fare lo stesso

(ASI) "Per noi l'accordo non c'è. Il governo deve fare fronte agli impegni che abbiamo condiviso a dicembre e che non ha ancora onorato".

  
Così ieri Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni ha commentato a fiducia ottenuta dal Federalismo fiscale alla Camera in relazione agli accordi presi con il Governo.

Errani, infatti, si riferesce alle modifiche apportate, secondo patti, al decreto legge relative alla fiscalizzazione del trasporto pubblico locale e alla revisione dei tagli da oltre 4 miliardi l'anno previsti nell'ultima manovra triennale.

Subito è arrivata la risposta del Ministro Calderoli che in un'intervista a "Mattino5" ha ribadito la volontà di rispettare i patti ricordando come anche le regioni debbano fare lo stesso. "Ci incontreremo mercoledì prossimo e ogniuno di noi farà la propria parte"- spiega Calderoli - "Vi erano impegni anche da parte delle Regioni, noi abbiamo raggiunto un’intesa nelle sedi appropriate e abbiamo preso impegni che intendiamo rispettare. Noi metteremo i fondi, ma li metteranno anche loro sugli ammortizzatori sociali che si erano impegnati a dare nel 2010"- aggiunge il Ministro- "Il Federalismo non aumenterà le tasse perchè è stato creato apposta per ridurre la spesa pubblica, così come non penalizzerà nè il Nord nè il Sud. I primi provvedimenti inizieranno già fra un mese e con la sua approvazione siamo disposti a una proroga di quattro mesi proprio per far capire che non è nostra intenzione portare a casa il decreto e staccare la spina.

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