(ASI) “Sono 5500 gli ettari messi in vendita o in locazione dallo Stato con il decreto ‘Terre vive’. Invitiamo palazzo Donini a procedere nella direzione intrapresa dal ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio

Martina, e a rispettare il termine di settembre per l’adozione del regolamento attuativo della legge sull’agricoltura sociale”.

E’ la richiesta alla Regione Umbria del deputato cinque stelle, Filippo Gallinella, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 31 luglio scorso, del decreto “Terre vive”. Il decreto consente la messa in vendita, con diritto di prelazione ai giovani agricoltori under 40, di 2480 ettari del Demanio, 2148 ettari del Corpo forestale dello Stato, 882 ettari del Cra, Centro Ricerche in Agricoltura. I terreni saranno alienati a cura dell’Agenzia del demanio mediante asta pubblica,  se  di  valore  pari  o  superiore  a 100.000 euro oppure mediante procedura negoziata senza pubblicazione del bando, se di valore inferiore a 100.000 euro. Le risorse finanziarie derivanti dalle operazioni di dimissione dei terreni sono destinate al  Fondo  per  l’ammortamento  dei titoli di Stato.

“Il M5S avrebbe preferito l’affitto vincolante per due ordini di motivi – spiega il deputato Filippo Gallinella -  Il primo motivo è che l’affitto costa meno dell’acquisto. Il secondo è che il patrimonio messo in vendita è dello Stato, quindi dei cittadini, e sarà venduto ai privati. La previsione è vendere 80% dei terreni e affittarne il 20%. Dall’elenco allegato al decreto sono interessati numerosi Comuni umbri, tra cui Foligno, Norcia, Orvieto, Stroncone, Terni, Arrone. Sarebbe opportuno che la Regione indichi quanto prima i terreni agricoli disponibili alla locazione o alla vendita con un elenco di facile lettura. L’operazione rappresenta un primo passo per rilanciare la produzione agricola”.
Redazione Agenzia Stampa Italia

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