(ASI) Ministro Franceschini, sia coerente con sua proposta e  lavori anche lei gratis per lo Stato”.

Il bando del Mibact si rivolge alle associazioni culturali, ai singoli artisti ed ai complessi – dichiara il Presidente Massimiliano Metalli del Club Forza Silvio FI – propone una selezione per offrire momenti di intrattenimento artistico nei musei ogni venerdì del mese, a partire dal 1 luglio 2014.

Gli artisti selezionati devono  lavorare gratuitamente in favore del Ministero e che gli stessi devano dichiarare di essere in possesso di una adeguata polizza assicurativa di responsabilità civile per danni a persone e cose. Inoltre gli artisti si impegnano ad osservare tutte le norme che disciplinano la realizzazione di eventi, attività culturali, spettacoli da svolgersi in luogo in pubblico e/o aperto al pubblico”, e la Siae. 
 In riferimento a quanto indicato nel bando Metalli hiede al Ministro Franceschini: “con quale coraggio si è appellato ai lavoratori professionisti dello spettacolo con bizzarre proposte? “
 Ed il Presidente del Club Forza Silvio di Roma aggiunge: “Ministro, penso che lei si sia dimenticato che il settore è il primo che sta pagando pesantemente la crisi economica? Di più, Ministro ha dimenticato di quando parlava della  iniziativa che doveva avvicinare i musei italiani ai livelli europei? Del fatto che agli inizi del  suo mandato affermò: ‘Con la cultura si mangia’? Ministro, stante questo stato di cose, ci spieghi
 allora il perché dei professionisti dovrebbero lavorare gratis e per di più a loro spese? Per il prestigio di operare per un ministero che dovrebbe tutelare il nostro patrimonio artistico e che invece non lo fa come dovrebbe? O per far notare al Presidente del Consiglio Renzi quanto è bravo a far risparmiare il danaro pubblico? In ogni caso, per la coerenza che le è propria , signor Ministro, da oggi, dovrebbe lavorare gratis anche Lei! Le rimembro che in Italia abbiamo un tesoro di 3.400 musei, 2.100 parchi archeologici e 43 siti Unesco dai quali lo Stato incassa molto meno di  quanto potrebbe; basti pensare che gli Usa con la metà dei siti italiani ha un ritorno economico superiore di 16 volte quello del nostro Paese (Francia e Regno Unito tra 4 e 7 volte quello italiano. Ministro deve sapere che per gli artisti, non esistono ad oggi quelle concrete e reali forme di utela previste come per tutti gli altri lavoratori. Inoltre, il CCN dello spettacolo è ancora oggi uno dei contratti più controversi della nostra legislazione, totalmente inappropriato, inefficiente, inefficace e indisponente nei confronti dei nostri Professionisti. Per le categorie artistiche quali lavoratori dello spettacolo,  non esistono ancora oggi strumenti di tutela basilari quali la maternità, l'indennità di disoccupazione, nonché una previdenza adeguata.  Alla luce di queste considerazioni, Ministro Franceschini, le propongo di affrontare la situazione in cui versano i lavoratori dello spettacolo, con coscienza e competente razionalità.
 Infatti, lo stato delle cose del settore, ad oggi, ci fa presente che la maggior parte dei lavoratori dello spettacolo sono veri e propri precari a tempo determinato, per i quali però non è previsto alcun sostegno o forma di ammortizzatore sociale.
 In Italia, dal Teatro al Cinema, qualsiasi forma di spettacolo non viene più valorizzata e sostenuta dal Mibact come merita. Ciò avviene nonostante ci sono le potenzialità per far sviluppare questa attività.           La contraddizione o l’assurdo è il constatare che chi non fa evolvere e crescere questo ramo culturale-economico è proprio il Governo Renzi. Un esecutivo che sta attuando una politica sbagliata, dettata più dall’ improvvisazione (il ritiro del bando ne è una  prova evidente) che non valorizza le nostre ricchezze culturali. Perciò bisogna cambiare registro. Serve una mirata programmazione volta realmente a rilanciare nel mondo l’immagine dell’ Italia. 
 In questo senso è proprio la cultura che svolge un ruolo fondamentale. Infatti, è una primaria opportunità di crescita per l’Italia. Una risorsa unica per l’economia, per la coesione sociale e il prestigio internazionale del nostro Paese. Una linfa preziosa per l’identità nazionale. E’ il primato del patrimonio artistico mondiale  che ha fatto apprezzare nel mondo la genialità italiana. Frutto creativo che ha rappresenta una tradizione millenaria che il mondo ci invidia. La  cultura italiana è infine l’ elemento primario e insostituibile di progresso. Il naturale indicatore dell’alto grado di civiltà del nostro popolo. Una ricchezza inestimabile e un'eccellenza che deve rappresentare la  prima risposta naturale per superare la crisi non solo economica in cui versa l’Italia!”.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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