Graziano Musella, Sindaco di Assago:  "Nel nostro comune la TASI e l'addizionale Irpef non si pagano e non la pagano neppure i commercianti"

(ASI) Assago - Graziano Musella , noto per non aver applicato l’IMU sulla prima casa e l'addizionale Irpef per due anni consecutivi (2012 e 2013) a favore degli ottomila cittadini residenti nella città di Assago, di cui è Sindaco , rappresenta la testimonianza concreta di un impegno politico realmente rivolto al raggiungimento del bene comune .

 

Anche per quest'anno i cittadini della piccola città ai piedi di Milano non pagheranno la TASI e l'addizionale Irpef! Neppure i commercianti la pagheranno!

L’operato del Sindaco di Assago è espressione del forte ed indiscutibile orientamento al raggiungimento del bene comune , al di là delle parole, mediante una sana ed efficace amministrazione , nonché conduzione fiorente della gestione dell’ attività politica.
Il piano anticrisi , realizzato dal Sindaco di Assago , ha appunto evitato una spesa media per famiglia di circa 1.000 euro all’anno, che è l'equivalente ad uno stipendio mensile.  In piena austerity nazionale il Comune di Assago viaggia in controtendenza, grazie ad una politica oculata e a scelte lungimiranti, che, nel mese di marzo del 2012 , sono valse al Comune l'ingresso nell'elenco dei 143 enti locali virtuosi su circa 8 mila campanili italiani e 110 Province.
Il Sindaco Graziano Musella, da 24 anni primo cittadino di Assago, sostiene che "Se si vogliono creare le condizioni per lo sviluppo occorre razionalizzare la spesa e non introdurre nuove tasse. In questo senso, il nostro è un segnale forte e concreto non solo verso i cittadini, ma anche verso tutti gli altri enti locali e sovracomunali. Si tratta certamente di un esempio concreto di “Buon Governo” , che spero possano seguire tante altre amministrazioni e, perché no, anche il Governo Renzi". 

“Per permettere questo tipo di intervento”- afferma Musella-"abbiamo dovuto predisporre una nostra spending review, necessaria per trovare le risorse alternative, visto che abbiamo mantenuto la stessa quantità e qualità dei servizi e non vi è stata alcuna penalizzazione su nessun versante nei confronti dei cittadini . Abbiamo raggiunto l’obiettivo impegnandoci in tale ricerca. L'offerta in termini di welfare, in questo modo, è rimasta immutata. E così pure i servizi scolastici sono rimasti gli stessi, senza necessità di ulteriori aggravi per i contribuenti. Noi - è certo - che abbiamo messo in campo quegli strumenti di finanza pubblica innovativa che avrebbe dovuto utilizzare anche Monti e che ora puo’ fare il Governo Renzi .


Redazione Agenzia Stampa Italia

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