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(ASI) I dati diffusi oggi da Confcommercio sui consumi e dall’Inps sul potere di acquisto delle famiglie non lasciano spazio a dubbi: come denunciamo da tempo, le famiglie si trovano ormai in condizioni drammatiche.

Una situazione che si protrae ormai da troppo tempo e che continua a riportare effetti deleteri sull’andamento dell’intero sistema economico.

Basti pensare che solo nel biennio 2012-2013 la contrazione dei consumi, secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, è pari al -8,1%, percentuale che equivale ad una diminuzione complessiva della spesa di circa 60 miliardi di Euro.

Una cifra impressionante che viene meno sul mercato e che accentua la crisi di aziende ed esercizi commerciali, alimentando così disoccupazione e cassa integrazione.

“Una pericolosissima spirale depressiva dalla quale bisogna uscire al più presto.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Per risollevare le condizioni delle famiglie e rilanciare la domanda interna è fondamentale che il Governo agisca con determinazione per scacciare ogni ombra ed ogni incertezza sul fronte fiscale. L’attuale clima di indeterminatezza e caos, infatti, incide in maniera pesantissima sull’andamento di consumi, risparmi e investimenti, proprio perché i cittadini non sono più in grado di programmare alcunché, dal momento che non sanno quali spese dovranno fronteggiare tra la fine del 2013 ed il 2014 (Tares, IMU, Tasi…).

Inoltre, l’occasione per rilanciare la domanda di mercato ed i consumi potrebbe venire  dalle festività natalizie, in vista delle quali si dovrebbe avviare una detassazione delle tredicesime ed un’immediata anticipazione dei saldi. In assenza di tali interventi, stando ai primi dati raccolti dal nostro Osservatorio sulle intenzioni d’acquisto dei cittadini, la spesa per i regali (e auto-regali) sarà ridotta all’osso e registrerà una contrazione del -11,2% rispetto allo scorso anno.

 

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