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(ASI)Roma – “Se non si è riusciti a costruire con Monti un progetto per gli italiani non è stato certo per colpa nostra: noi abbiamo fatto di tutto, subito umiliazioni che non voglio nemmeno ricordare. C’è stato chi è salito in cattedra volendo presentarsi come il nuovo e ha preteso di darci lezioni, quando poi nei fatti si comportava nel modo più vecchio e cinico. Abbiamo atteso che maturassero i tempi e che sempre più persone in Scelta Civica, dentro e fuori il Parlamento, si rendessero conto della realtà". E' un passaggio della relazione di Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc, al consiglio nazionale del partito convocato al Crowne Plaza di Roma.

DECADENZA: CESA, BERLUSCONI NON SI FARA’ BUTTARE FUORI, SI DIMETTERA’ RIMA

Ma comunque vada si chiude un’era, non sarà più candidabile e inizierà concorrenza Fi-Ncd  Roma, 22 nov – “Comunque vada la vicenda della decadenza, mercoledì prossimo si chiuderà un’era. Berlusconi non sarà più candidabile. E’

un cambiamento che peserà moltissimo sul futuro politico del nostro Paese. Non credo proprio che Berlusconi accetterà di farsi buttare fuori dal Pd: si dimetterà un minuto prima”. Lo afferma il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, intervenendo al consiglio nazionale del partito convocato a Roma. “Forza Italia da un lato e Nuovo Centro Destra dall’altro sembrano tutto sommato andare abbastanza d’accordo: ma lo capisce anche un bambino che il nuovo partito dei falchi e il nuovo partito delle colombe entreranno in concorrenza tra loro e che le divergenze sono destinate ad aumentare”.

GOVERNO: CESA, ELEZIONI OGGI FAREBBERO MALE AL PAESE  Noi alleati leali di Letta, impegno su 10 punti per la crescita  Roma, 22 nov – “Noi siamo e saremo sempre gli alleati più leali nei confronti del presidente Letta, perché in questo momento provocare una crisi di governo per tornare al voto col porcellum sarebbe volere il male del Paese. Non lo permetteremo”. Cosi il segretrario dell’Udc Lorenzo Cesa, intervenendo al Consiglio Nazionale Udc convocato a Roma.

“Una volta delineata la maggioranza nei suoi nuovi confini, più stretti ma mi auguro più coesi, le forze politiche che appoggiano il governo - aggiunge Cesa - si dovranno impegnare su 10 punti per la crescita, a cominciare da una robusta riduzione del cuneo fiscale per le imprese e i lavoratori, sulla legge elettorale e le riforme istituzionali. Dovranno poi lavorare insieme alla loro realizzazione, cercando di coinvolgere le opposizioni responsabili. Credo che sia questo il modo migliore per il presidente Letta di arginare la smania di Renzi di andare subito alle elezioni”.

POPOLARI: CESA, SAREMO MATTONE PER NUOVA CASA PIU' GRANDE Iniziamo da manifestazione di domani, rinvio Congresso è atto disponibilità  Roma, 22 nov – “Da mesi diciamo di voler essere il lievito di qualcosa che può crescere nel Paese, il mattone di una casa più grande. Oggi ci sono nuove energie pronte a lavorare insieme a noi per realizzare questo progetto. Quella casa non può che essere il popolarismo europeo, che ha per fondamenta i valori in cui tutti ci riconosciamo, coerenti con la nostra storia e il nostro progetto per il domani. Le prossime settimane saranno assolutamente decisive”. Lo afferma il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, intervenendo al Consiglio Nazionale del partito in corso a Roma, nel giorno che precede l’Assemblea Popolare per l’Italia.

"Non è il tempo - ha aggiunto Cesa - di sventolare le nostre bandiere come nulla fosse, compromettendo la possibilità di arrivare a un nuovo soggetto politico che nasca dal basso, senza operazioni verticistiche e senza l'evocazione di uomini della provvidenza".

"Rinviare il nostro Congresso - ha concluso Cesa - significa fare un atto di disponibilità e di umiltà verso gli altri. Ma adesso bisogna partire, iniziamo dalla grande manifestazione di domani".

 

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