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Indagine sul rapporto giovani-politica al centro di un incontro tra i giovani imprenditori Confcommercio e i “giovani” politici
(ASI)Perugia - “Vietato” ai maggiori di 40 anni, l’incontro-tavola rotonda promosso dal Gruppo Giovani Confcommercio dell’Umbria, rappresentato dalla presidente Chiara Pucciarini e dal Consiglio,  con i  “giovani” politici umbri di tutti gli schieramenti nati dopo il 1972, in programma in 16  ottobre, alle 17.30, presso la sede dell’Università dei Sapori di Perugia.

Il confronto - voluto dai rappresentanti delle nuove generazioni degli imprenditori del commercio turismo e servizi con i loro omologhi che ricoprono incarichi istituzionali (assessori e consiglieri) presso la Regione, la Provincia di Perugia e il Comune di Perugia - prenderà spunto dai risultati di una indagine, realizzata da Confcommercio su un campione di 100 giovani imprenditori del terziario della provincia di Perugia, relativa al rapporto tra giovani e politica, i cui risultati denotano  come la distanza tra il mondo e le esigenze delle imprese e quello della politica si vada progressivamente accrescendo.

Giovani imprenditori e politica

I giovani imprenditori intervistati nel 56% dei casi hanno infatti dichiarato un calo di fiducia nella politica in generale, mentre il 31% ha affermato di averla totalmente persa e  il 4% di non averla mai avuta. Un giudizio molto severo motivato dalla “inadeguatezza a reagire alla attuale situazione”. Di conseguenza, il 67% dei giovani imprenditori non si sente adeguatamente rappresentato dalle istituzioni e dalla politica attuali, che ritengono vecchie, non solo anagraficamente!

Gli interventi prioritari che chi governa la cosa pubblica dovrebbe mettere in campo sono (risposta multipla) la riduzione della pressione fiscale (73%) e dei costi pubblici, seguita dall’esigenza di rilanciare le semplificazioni (31%), di investire nello star up (27%) e nell’innovazione (21%), dalle politiche per lo sviluppo (23%).  In particolare turismo ed eventi (con il 52% dei consensi) ), innovazione delle imprese (con il 50%) e potenziamento dei progetti a rete (46%) sono risorse in cui, secondo i giovani imprenditori del terziario della provincia di Perugia occorrerebbe che le amministrazioni locali investissero per stimolare la crescita.

Partendo dagli spunti di questa ricognizione  sarà avviato un  dibattito che affronterà anche i temi della crisi,  con particolare riferimento alle giovani imprese umbre, e degli strumenti  più idonei a garantire loro un futuro e prospettive in un contesto sempre più competitivo.

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