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Cdm: slitta ai prossimi giorni il decreto legge su Imu, Cig e taglio stipendi dei ministri
(ASI) Riduzione del carico fiscale con sospensione del pagamento dell’Imu, rifinanziamento della Cig a sostegno dei lavoratori in difficoltà e riduzione dei costi della politica con l’eliminazione degli stipendi ai membri di governo parlamentari: sono questi i tre punti principali affrontati nel Consiglio dei ministri conclusosi ieri sera. Nonostante la trovata intesa politica riguardo i temi proposti, slitterà nei prossimi giorni la decisione defintitva del Cdm sulla delibera al vaglio dell'esecutivo guidato da Enrico Letta.
"Il governo ha deciso di sospendere il pagamento dell’Imu e di rifinanziare la Cig- annuncia una nota di Palazzo Chigi- Il provvedimento relativo verrà approvato nella forma di un decreto legge nei prossimi giorni, in modo da definirne le modalità tecniche, garantendo comunque che i Comuni non si trovino in deficit di cassa".
Tra i nodi cruciali ancora da sciogliere c'è la sospensione del pagamento dell'Imu per i fabbricati e i capannoni industriali. In attesa dell'esito del 'ritiro' di governo nell'abazia di Spineto, dove verranno appianate le ultime divergenza, il Consiglio dei ministri sottolinea che il decreto conterrà anche "l’eliminazione dello stipendio per i membri del governo con status di parlamentare e la previsione di utilizzare le somme risparmiate a parziale copertura del rifinanziamento della Cig".

La conferma di Saccomanni a La7. "L'impegno dell'esecutivo è sospendere la rata dell'Imu, definendo la materia riguardante la tassazione sulle proprietà immobiliari entro 100 giorni dalla data di scadenza della prima rata". Così ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomani, ha dichiarato ai microfoni di La7, confermando l'esito del Cdm.
"Abbiamo preso l'impegno a chiudere la questione entro la prossima riunione del Consiglio dei ministri- conclude Saccomanni- Può darsi che la decisione arrivi già da domenica nell'ambito di questo "ritiro spirituale" che il governo dovrà affrontare".

Letta: "Sì al taglio degli stipendi dei ministri". "Procederemo alla eliminazione dello stipendio dei ministri aggiuntivo rispetto all'indennità parlamentare". E' l'annuncio del Primo Ministro, Enrico Letta, in occasione dell'assemblea di Rete Imprese Italia.
"La somma ricavata andrà a tutela di chi perde il lavoro- aggiunge il premier- Questa scelta è stata presa affinché rimanga chiaro il forte legame tra la riduzione dei costi della politica e l'aiuto verso chi soffre".

Redazione Agenzia Stampa Italia

 

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