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La massoneria non conosce crisi
(ASI) Leggevo, qualche tempo fa, che l’iscrizione alla massoneria, in questi tristi tempi di crisi economica non conosce flessioni. Al contrario, l’articolista affermava che sono proprio le circostanze desolanti e prive di certezze ad alimentare la curiosità, e, in secondo luogo, l’affiliazione massonica.

Ed è così che il Grande Oriente d’Italia, a Trieste, ha dato vita ad una nuova loggia, il 27 aprile 2013. Si chiama Humanitas, ed è la settima loggia triestina, dopo quelle storiche: Alpi Giulie, Guglielmo Oberdan, Nazario Sauro, Giuseppe Garibaldi e Italia. Quest’ultima sarebbe le più importante e vanterebbe come membri le personalità più illustri della città. Esisteva anche la Ars Regia, che secondo il Piccolo di Trieste, sarebbe “di impostazione, strettamente filosofica, che ancora in occasione della storica apertura al pubblico della Casa massonica, il 5 e 6 novembre 2005, non vantava il proprio labaro accanto agli altri cinque sul fondo del Tempio”.

La cerimonia è avvenuta presso lo storico e splendido Hotel Savoia, lungo le rive cittadine. Vista l’alta affluenza di liberi muratori, circa 180 persone, la cerimonia di inaugurazione della loggia si è svolta presso questa struttura alberghiera, e non nella Casa massonica di Corso Saba. Si segnala l’assenza del Gran Maestro del GOI Gustavo Raffi. Anche ad Udine si sta costituendo una nuova loggia.

Accanto al Grande Oriente d’Italia, in città esiste anche Gran loggia d’Italia. Nell’ultima uscita pubblica ha detto di contare a Trieste due logge: Excalibur e Tergeste, aventi affiliate anche diciotto donne, non ammesse invece al GOI.

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

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