(ASI) A parere di moltissimi italiani la politica recessiva messa in atto dal governo del Professore della Bocconi Mario Momonti è la principale causa della crisi che sta colpendo sempre più la maggior parte degli italiani. Ricette economiche liberiste dell' ex premioer Monti sono state basate sui pesanti tagli dello Stato Sociale, sulle dismissioni del patrimonio della nazione e su un'eccessiva, esasperante tassazione. Risultato: il debito pubblico aumenta, si fermano gli investimenti.
Addirittura assistiamo: alla netta diminuziomne dei consumi - con l'indicatore negativo che vede, dal dopo guerra ad oggi, in calo anche quelli alimentari - al primato della disoccupazione, in specie quella giovanile ed all'incremento vertigionoso del ricorso delle aziende alla cassa integrazione. In pratica, non si riscontrano benefici tali da giustificare i grandi sacrifici e le grosse vessazioni a cui i cittadini e le aziende italiane quotidianamente sono sottoposti.
Ora la conferma che le nostre disamine e le conclusioni erano e sono purtroppo esatte giunge anche dal Financial Times. Il prestigioso quotidiano economico scrive: "L'entità del crollo della crescita del Pil italiano è chiaramente il risultato delle politiche di austerità di Mario Monti, imposte su un'economia già in recessione quando entrò in carica". Lo scrive l'editorialista Wolfgang Munchau, lo stesso che un mese fa giudicò il Professore non adatto a guidare l'Italia. Frase che provocò la reazione del premier il quale sostenne, in sintesi, che il giornalista in realtà, più che Monti volesse attaccarre Angela Merkel.