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Confedercontribuenti: Italia "impoverita" ma lo Stato non sente ragione. Trovare soluzioni alla "intransigenza" fiscale
(ASI) E' grave e penalizzante la "linea dura" che continua a tenere l'Amministrazione Finanziaria malgrado l'Italia delle piccole imprese e delle famiglie ormai perde quotidianamente potere d'acquisto e i redditi tornano ai livelli del 1986. Va ricordato il dato allarmante sulla morte di centinaia di migliaia di imprese. Recenti statistiche parlano di un'impresa morta ogni minuto. Il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, sottolinea come il fisco attraverso Equitalia, malgrado la grave situazione economica e finanziaria, non deroghi dal suo modus operandi. Proprio in queste ultime settimane stiamo registrando una ripresa allarmante di fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Procedure che non tengono conto delle gravi difficoltà economiche di migliaia di imprese e di milioni di cittadini, che non possono certamente essere considerati evasori. Insomma lo Stato attraverso la riscossione sta pesantemente contribuendo ad aggravare una situazione recessiva che rischia di portare al collasso definitivamente il Paese. Di fronte a tutto questo Confedercontribuenti lancia una proposta da attuare nell'immediato per le imprese in crisi e le famiglie in difficoltà: 1)  congelamento di un'anno dei pagamenti e una successiva estensione delle rateizzazioni sulla base dei redditi effettivamente conseguiti dai contribuenti e delle imprese in arretrato con l'Agenzia della riscossione. 2) Abbattimento del regime sanzionatorio per i soggetti in difficoltà. Inoltre il Presidente Finocchiaro chiede l'immediata attuazione di un piano straordinario di stanziamenti pubblici per lo sviluppo economico attraverso la realizzazione di "micro opere pubbliche" che abbiano l'obiettivo di fare lavorare le imprese artigiane e le pmi. L'altra esigenza immediata riguarda lo sblocco dei fondi per la copertura dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Misure che potrebbero contribuire a ridare fiato alle piccole imprese e non ultimo la garanzia per il fisco del rientro dei debiti tributari arretrati.

 

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