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Non si giochi sulla pelle delle persone disabili.

(ASI) Lettere in Redazione - Sono dispiaciuta di nn aver avuto l’opportunità, come da accordo preso lo scorso 8 gennaio 2013 con le consulte, con una rappresentanza di utenti e associazioni, a partecipare all’incontro stabilito per l’11.1.2013 dalla Commissione Politiche Sociali e Famiglia indetta dall’On.le Giordano Tredicine con i vertici dell'Atac e con gli autisti licenziati dalle ditte subappaltatrici del servizio a chiamata per i disabili gestito da Atac, sospeso dal 28.12 2012 e affidato alla cooperativa taxi 3570 fino al 21/2013. Le sopracitate oltre a nn essere state invitate nn sono state neanche relazionati sull’esito della suddetta riunione.

A seguito della commissione dell’11.1.2013 veniamo a conoscenza di una mozione presentata il pomeriggio stesso in aula consiliare dall’On.le Giordano Tredicine, mozione approvata con 38 voti favorevoli.

Chiedo in qualità di vice presidente Associazione Donne per la Sicurezza onlus e membro Consulta Handicap Municipio II e III al Presidente Commissione Politiche Sociali e Famiglia e ai firmatari della mozione Cassone (PDL), Torre (LCA), De Luca (UDC), Azzuni (SEL), Alzetta (Action), Fioretti (La Destra), Voltaggio (IC) e Vigna (API)” con quale criterio sia stato chiesto di procedere con urgenza al riaffido ad Atac del servizio trasporto disabili, ben conoscendo le difficoltà create dal subappalto del servizio discusse in Commissione.Chiedo quali migliorie sono state proposte e per quale motivo gli utenti, principali fruitori di tale servizio nn siano stati interpellati per conoscere le criticità del servizio. Chiedo ancora ai sopracitati rappresentanti delle forze politiche firmatari della mozione a sperimentare insieme a me un viaggio su uno dei tanti "carri bestiame" dell'Atac, privi di ammortizzatori, di riscaldamento/aria condizionata, rumori assordanti di lamiere, e come asserito dagli stessi autisti, pulmini che viaggiavano privi di assicurazione e senza la garanzia di una revisione, requisito importante per la sicurezza e l’incolumità degli autisti e degli utenti.

Malgrado i vari sovvenzionamenti comunali il parco pulmini dell’Atac è sempre più obsoleto, fatiscente ed insufficiente sia per gli utenti accreditati che per le numerose persone in lista d’attesa.

Per nn parlare degli orari (fino alle 21.00 di sera con esclusione dei festivi) e con la restrizione economica e delle categorie: lavoro, fisioterapia studio e attività sociali (per questa ultima categoria sono previsti solo 5 viaggi tra andata e ritorno al mese). Tutto questo nn permette alle persone con disabilità di poter avere una vita sociale anche in considerazione dei pochi taxi attrezzati con pedana (7) esistenti a Roma.

Parte anche dalla politica iniqua del Dipartimento una sorta di discriminazione che vede la categoria dei disabili nn vedenti già possessori di un assegno di accompagnamento doppio rispetto agli altri disabili e che per il trasporto fino al 2003 percepivano un assegno di € 1500 ora ridotto a € 750.

La vice Sindaco On.le Belviso, cosa ne pensa della situazione di disagio che subisce, tra le altre, la fascia più debole dei cittadini romani?

Lo dichiarano in una nota Roberta Sibaud vice presidente Associazione Donne per la Sicurezza onlus e membro Consulta Handicap Municipio II e III e il Consigliere Comunale Fabio Sabbatani Schiuma Presidente Gruppo Trifoglio - Popolo della Vita.


Roberta Sibaud

Vicepresidente Associazione Donne per la Sicurezza onlus

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