Nessuna pace senza Kiev”: Europa, Regno Unito e Zelensky alla vigilia del vertice Trump–Putin

(ASI) Alla vigilia del vertice bilaterale tra Donald Trump e Vladimir Putin, previsto per il 15 agosto ad Anchorage, Alaska, le cancellerie europee e il governo ucraino si sono mobilitati per evitare che l’incontro si traduca in un accordo calato dall’alto, che escluda Kiev e comprometta la sovranità ucraina.

🇪🇺 L’Unione Europea: fermezza e inclusione

La Commissione europea ha ribadito che “nessuna decisione sulla pace può essere presa senza l’Ucraina al tavolo” e ha respinto l’ipotesi di concessioni territoriali come “inaccettabile”⁽¹⁾. I leader di 26 Stati membri (con l’eccezione dell’Ungheria) hanno firmato una dichiarazione congiunta per riaffermare il sostegno a una pace giusta e duratura, fondata sul rispetto dell’integrità territoriale ucraina⁽¹⁾.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha convocato una serie di videoconferenze con i leader europei, Zelensky e Trump per coordinare una posizione comune. L’obiettivo è quello di contrastare l’eventuale marginalizzazione dell’Europa nel processo negoziale e garantire che le richieste russe non vengano accolte senza un confronto multilaterale⁽¹⁾⁽²⁾.

🇬🇧 Il Regno Unito: prudenza e pressione

Il premier britannico Keir Starmer ha incontrato Zelensky a Londra in una colazione privata, sottolineando che “il vertice in Alaska offre una concreta chance di progresso, a patto che Putin dimostri serietà”⁽³⁾. Downing Street ha diffuso una nota in cui si ribadisce la necessità di mantenere alta la pressione diplomatica e di non fidarsi delle promesse del Cremlino.

Londra ha anche espresso preoccupazione per la possibilità che Trump possa concedere troppo a Mosca, in cambio di un cessate il fuoco che non garantisca una pace stabile e giusta⁽⁴⁾.

🇺🇦 Zelensky: “Ogni decisione senza Kiev è contro la pace”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato attivamente alle consultazioni con i leader europei e ha dichiarato che “qualsiasi decisione che non coinvolga l’Ucraina è allo stesso tempo una decisione contro la pace”⁽⁵⁾. Ha definito l’incontro tra Trump e Putin “una vittoria per Vladimir Putin” se non sarà accompagnato da garanzie concrete per Kiev⁽⁶⁾.

Zelensky ha anche respinto categoricamente ogni ipotesi di cessione del Donbass o della Crimea, ribadendo che “non cederemo mai il Donbass”⁽⁶⁾. Ha chiesto che l’Europa faccia “passi chiari” per garantire una pace giusta e duratura, e ha accolto con favore l’impegno di Trump a contattarlo dopo il vertice.

 

*Immagine generata con AI Microsoft Copilot

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