Il Re di Giordania Abdullah II ha criticato fortemente Israele per il genocidio compiuto a Gaza esortando una fine degli attacchi.

(ASI) Il Re Abdullah II di Giordania ha duramente contestato e criticato le politiche guerrafondaie adottate da Israele contro i palestinesi nella striscia di Gaza. Ha personalmente asserito che gli attacchi sferrati dall’esercito Israeliano contro la striscia siano una: “versione vergognosa della nostra umanità”. Il Re ha anche dichiarato che qualora la comunità Europea non si farà carico dell’accaduto in Palestina sarà: “complice di Netanyahu”.

Durante un discorso tenuto al Parlamento Europeo di Strasburgo Abdullah II ha invitato l’Unione Europea a farsi leader e portavoce morale di ciò che sta accadendo nella striscia di Gaza. Sempre lo stesso si è fatto portavoce di un cessate il fuoco immediato e di una promessa di pace duratura.

Il Re di Giordania ha anche dichiarato e sostenuto l’invio di aiuti alimentari concreti per la popolazione Palestinese in evidente difficoltà e piegata moralmente e fisicamente dagli attacchi criminali subiti dall’esercito Israeliano.

Abdullah ha anche dichiarato che: “ l’attuale offensiva israeliana rischia di armare la carestia contro i bambini e che questi bombardamenti e stragi vengano normalizzati contro addetti sanitari e civili”.

Il Re ha chiesto sul fronte europeo e internazionale di impegnarsi contro questa escalation d’odio.

“Se la nostra comunità globale non agirà con decisione, diventiamo complici della riscrittura del significato dell’essere umani” ha sentenziato Abdullah II Re della Giordania.

Andando a sintetizzare una spinosa questione, il sovrano e monarca, ha esortato la comunità internazionale per un cessate il fuoco immediato, un ripristino degli aiuti umanitari a Gaza, un impegno  politico da parte dell’Unione Europea ad intervenire con misure e coordinate forti per lo stop al massacro nella strisciadi Gaza.

La situazione parla da sola, ci sono migliaia di sfollati, le unità abitative ridotte a macerie, carovane di persone denutrite che cercano disperatamente di accaparrarsi cibo e acqua.

I bambini nella striscia sono canuti e ridotti alla fame, gli animali da allevamento scarni e malati. In fuga anche gli animali domestici perlopiù morti.

Questa è la terribile fotografia restituita dai media di un popolo ridotto in ginocchio, supino, dove la devastazione territoriale, igienico e sanitaria è al collasso.

Le parole del Re Giordano sono un monito per la comunità internazionale che dovrà essere pronta ad agire tempestivamente per fermare, o almeno contrastare lo sterminio di massa e il genocidio palestinese.

Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia

 

*Immagine creata con AI Gemini.

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