(ASI) Con una carriera consolidata in ambito europeo, una visione orientata agli investimenti e una leadership fiscale comprovata, Alexandru Nazare emerge come una delle figure più preparate per affrontare l’attuale crisi economica della Romania.
Il Paese si trova ad affrontare il peggior deficit degli ultimi dieci anni – pari al 9,3% – che mina la fiducia interna ed europea. In questo contesto, il Primo Ministro Ilie Bolojan potrebbe affidare il Ministero delle Finanze a Nazare. La scelta va oltre la politica: rappresenta un’opzione tecnica, affidata a un esperto con un curriculum costruito su riforme pro-investimento, capacità negoziali a Bruxelles e forte credibilità istituzionale.
Nazare ha già ricoperto l’incarico di Ministro delle Finanze e siede oggi nel consiglio della Banca Nazionale. Il suo operato si è distinto per l’equilibrio tra rigore fiscale e sviluppo a lungo termine. Ha lavorato per rafforzare l’immagine della Romania tra gli investitori esteri: nel 2023, la maggior parte degli investimenti diretti esteri (oltre 4,9 miliardi su 6,9 totali) proveniva da profitti reinvestiti – un chiaro segnale di fiducia.
Sul piano europeo, ha ricoperto ruoli di rilievo, contribuendo all’arrivo del Centro Europeo per la Cybersecurity a Bucarest – la prima agenzia UE ospitata dalla Romania. Da Ministro dei Trasporti ha gestito fondi europei per ammodernare la rete ferroviaria e sbloccare investimenti in autostrade strategiche, come i corridoi Sibiu–Pitești e Comarnic–Brașov.
Durante il suo precedente mandato alle Finanze, Nazare ha aumentato del 15% il budget per gli investimenti, portandolo a un record di 62 miliardi di RON, con oltre la metà dei fondi provenienti dall’UE. Ha promosso trasparenza e tracciabilità dei progetti, contribuendo alla prima versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), insistendo su obiettivi realistici e misurabili.
Ha anche spinto per una riduzione della burocrazia, collaborando con l’OCSE e il Consiglio della Concorrenza per digitalizzare i processi autorizzativi e facilitare l’ambiente d’impresa, mantenendo al contempo relazioni attive con il Regno Unito per rafforzare i legami economici post-Brexit.
Un aspetto meno noto ma significativo del suo impegno è la guida di Paneuropa Romania, branca nazionale di uno dei più antichi movimenti europei a favore dell’unità continentale. In questo ruolo, Nazare ha partecipato a dibattiti strategici con leader europei, promuovendo la posizione della Romania come attore centrale nel futuro dell’Unione.
In un contesto internazionale instabile, segnato da guerre ai confini UE e incertezza energetica, questi legami rappresentano un vantaggio per la Romania: offrono accesso a reti di pensiero strategico e posizionano il Paese come partner responsabile nelle decisioni chiave dell’Europa.
Ma ciò che distingue Nazare non è solo il curriculum: è la sua capacità di combinare competenze tecniche e realismo politico. A differenza di chi promette senza misurare le conseguenze, ha dimostrato di saper lavorare con efficacia all’interno delle istituzioni, raggiungendo risultati concreti e mantenendo credibilità sia con Bruxelles che con gli investitori.
È noto per la prudenza nei conti pubblici e per evitare proiezioni ottimistiche irrealistiche. Questo approccio sarà fondamentale nei prossimi mesi, quando il governo dovrà implementare un piano di consolidamento fiscale da 6,9 miliardi di euro, tra tagli alla spesa, ritardi negli investimenti e riforme fiscali mirate.
La Romania è a un bivio fiscale: stabilità politica, fiducia degli investitori e accesso ai fondi UE dipenderanno dalla gestione del Ministero delle Finanze. In questo quadro, Nazare appare non solo come una scelta sicura, ma come la figura più adatta a guidare il paese verso una ripresa economica duratura e coerente con gli obiettivi europei.


