Il vertice Celac si chiude con la firma della Dichiarazione di Tegucigalpa

(ASI) Si è chiuso ieri in Honduras il IX vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac), che ha portato alla sottoscrizione della Dichiarazione di Tegucigalpa con la quale si riconosce il lavoro svolto dalla Repubblica dell'Honduras alla guida dell'organizzazione e l’avvio della presidenza pro tempore della Colombia per il periodo 2025-2026.

A coronamento di tre giorni di lavoro presso la Banca Centrale dell'Honduras, che hanno compreso incontri tra coordinatori nazionali e ministri degli Esteri, è stato riconosciuto come ora la Celacsi trovi di fronte alla sfida storica di reinventarsi come blocco regionale di fronte all'offensiva imperialista.

Pertanto, la maggior parte delle delegazioni – ad eccezione di Argentina, Nicaragua e Paraguay, come indicato nel documento ufficiale – ha ribadito il proprio impegno a rafforzare la Celac come meccanismo di coordinamento politico che integra tutti i paesi della regione e che si basa sulla ricchezza delle dichiarazioni adottate nei vertici precedenti.

La Dichiarazione di Tegucigalpa ratifica la piena validità della cosiddetta Proclamazione dell'America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace. Ciò si basa sul rispetto degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, della cooperazione internazionale, della democrazia e dello stato di diritto, del multilateralismo e della tutela e promozione di tutti i diritti umani. rispetto dell'autodeterminazione, della non ingerenza negli affari interni, della sovranità e dell'integrità territoriale.

Il testo respinge inoltre l'imposizione di misure coercitive unilaterali contrarie al diritto internazionale, comprese quelle che limitano il commercio internazionale.

Oltre a sottolineare l'importanza degli interventi congiunti della Celacnei forum multilaterali su questioni di interesse comune, i leader hanno espresso il loro apprezzamento alla Repubblica dell'Honduras per il suo lavoro in qualità di Presidenza pro tempore (Pppt) dell'organizzazione. A questo proposito, sottolineano i loro sforzi per facilitare incontri ad alto livello per condividere sforzi ed esperienze nei settori della sicurezza alimentare, delle donne, dell'istruzione, del caffè, dell'energia, della cooperazione finanziaria, del cambiamento climatico e della mobilità umana.

Fabrizio Di Ernesto per Agenzia Stampa Italia

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