Corsica: è nato il Partito "Per l'Indipendenza"
(ASI) Ajaccio - Abbiamo intervistato Johan Bernardini, segretario generale del nuovo partito politico corso "Per l'Indipendenza" che ci ha parlato del loro programma politico, a cui abbiamo posto alcune domande.                                                                                                                                 
 
1) Ci parli brevemente della "storia" del Partito "Per l'indipendenza…"
 
"Abbiamo fondato questo movimento politico corso "Per l'Indipendenza" - ha spiegato Johan Bernardini - per dare un fondamento giuridico - legale al nostro collettivo preesistente; infatti, siamo un Partito atipico non a caso benché io sia formalmente il Segretario Generale, le decisioni le prendiamo insieme. In questo modo, se prima influenzavamo indirettamente movimenti politici corsi, adesso, possiamo entrare dalla porta principale nella politica corsa".
 
 2) Quali sono i vostri progetti per la Corsica e per i Corsi?
 
"Vogliamo rivolgerci all'ONU- ha spiegato Bwrnardini -  per far valere i nostri diritti di autodeterminazione di popolo per uscire dalla condizione di fatto di "colonia" ed avere l' indipendenza. Distribuiremo un libretto con tutti i punti del nostro programma sia in campo politico, economico, e, ad esempio, anche per la tutela dei nostri prodotti di eccellenza in campo agricolo, ed enogastronomico".
 
 3) Che rapporto dovrebbe avere la Corsica con l'Italia e con la Francia?
 
"Con l'Italia - ha risposto Bernardini - vogliamo stringere maggiori legami culturali ed economici, perché abbiamo molte affinità legate alla nostra storia comune. Con la Francia invece, vogliamo sempre mantenere per quanto possibile un rapporto di amicizia,  ma vogliamo la nostra indipendenza, non ci convince assolutamente l'autonomia solo formale che vuole darci Parigi". 
 
4) Lei è il nuovo leader di "Per l'indipendenza". Cosa vorrebbe realizzare a livello personale?
 
 "Come le ho già detto - ha spiegato il Segretario Generale di "Per l'Indipendenza" -  le decisioni vengono prese in modo collettivo e non personale,  perché è il gruppo che decide a livello centrale,  mentre a livello periferico i vari responsabili delle realtà regionali che conoscono meglio il territorio".
 
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia 

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