Cina. Al via prime merci da zona franca di Xiong'an, 'città del futuro' procede a passo spedito

(ASI) Sabato scorso, come riporta Xinhua, un carico di quarzi piezoelettrici è partito dalla zona franca generale della Nuova Area di Xiong'an, destinazione Giappone, avviando ufficialmente le prime operazioni di esportazione.

Quella di Xiong'an, grossomodo 100 km a sud di Pechino, è un'area urbana emersa quasi dal nulla, accorpando i territori delle contee di Rongcheng, Xiong e Anxin, all'interno della provincia di Hebei, sulla base di un progetto lanciato dal presidente cinese Xi Jinping nell'aprile del 2017, con l'obiettivo di decongestionare la capitale dai servizi ritenuti non essenziali.

La nuova zona franca generale è stata approvata meno di un anno fa, nel giugno 2023, e si sviluppa su una superficie di circa 0,63 km2. Si tratta ovviamente di dimensioni molto inferiori rispetto a quelle delle zone-pilota di libero scambio (FTZ), aperte dal 2013 in varie parti del Paese per modernizzare e trasformare il vecchio modello della zona economica speciale (ZES), ma la sua funzione è comunque considerata strategica nel quadro della logistica di Xiong'an.

Stando a quanto afferma Wang Lei, vicedirettore delle Dogane di Xiong'an, la zona franca generale prevede l'applicazione di misure quali rimborsi fiscali, importazioni in franchigia e libera circolazione di merci, puntando a ridurre i costi di transazione amministrativi e a promuovere l'agglomerato e lo sviluppo della manifattura di fascia alta e dei servizi di produzione, in linea con il posizionamento della nuova area.

Xiong'an sorge nel cuore della Regione Metropolitana Jingjinji (JJJ), composta dalle due municipalità di Pechino e Tianjin e dalla provincia di Hebei. Con una popolazione complessiva di oltre 110 milioni di abitanti ed un PIL pari a circa 1.500 miliardi di dollari, questa vera e propria megalopoli della Cina settentrionale è una delle tre regioni economiche più avanzate del Paese, assieme alla Bay Area Estesa Guangdong-Hong Kong-Macao (Sud), trainata dalla tecnologica metropoli di Shenzhen, e alla Regione del Delta del Fiume Azzurro (Est), trainata da Shanghai.

La nuova area ha preso forma prima del lancio della Beijing Free Trade Zone (BFTZ), aperta soltanto nel 2020 aggregando tre distretti a vocazione fortemente innovativa, per una superficie complessiva di quasi 120 km2. La funzione di Xiong'an è infatti quella di coordinare lo sviluppo dell'intera Regione JJJ sperimentando un modello di città avveniristica, interamente pensata e realizzata in base a criteri di digitalizzazione, sostenibilità e qualità della vita per 3 milioni di abitanti. Attualmente ve ne sono circa la metà ma entro i prossimi anni il traguardo demografico dovrebbe essere raggiunto.

Nell'aprile 2023 è entrato in funzione il Centro Urbano di Calcolo. Realizzato con un investimento da 156 milioni di dollari, il centro è dotato di strutture dedicate al super e al cloud computing, in grado di fornire a tutta l'area urbana servizi di rete, calcolo e archiviazione per tecnologie quali big data, blockchain, Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale (AI), Realtà Virtuale/Realtà Aumentata (VR/AR).

Come spiegato l'anno scorso da Yuan Xiaodong, CTO di Xiong'an Yunwang Technology Co, ai microfoni del Global Times, tutti i big data delle diverse piattaforme comporranno un archivio e saranno utilizzati allo scopo di supportare il processo decisionale per le costruzioni urbanistiche ed assistere le operazioni quotidiane nella gestione della città.

Proprio a fine dicembre, dopo tre anni di lavori, è stata aperta al traffico l'ultima sezione dell'Autostrada Pechino-Xiongan, un tratto di circa 27 km che comprende un ponte di 1,62 km sul Fiume Yongding, quattro cavalcavia, un casello sulla linea principale, tre caselli sulle rampe, un centro di controllo ed una zona per la manutenzione stradale. Con il completamento delle opere, l'intero viaggio tra la capitale e la nuova area urbana richiede meno di un'ora. L'intenzione del governo è quella di facilitare l'interazione tra i due centri e rafforzare la connettività tra Pechino Sud e le aree del centro città, l'Aeroporto Internazionale di Pechino-Daxing e la stessa Xiong'an.

La città è ovviamente collegata anche all'alta velocità, divenuta ormai fiore all'occhiello dello sviluppo tecnologico durante la presidenza Xi, con una rete estesa in gran parte del Paese per quasi 44.000 km. Realizzata in soli due anni, l'avveniristica stazione ferroviaria di Xiong'an è stata inaugurata nel 2020, nel cuore di un hub dedicato alla mobilità di 475,2 km2, ovvero tre volte la stazione di Berlino, come ricordano da Infrastructure Global. Sviluppata su cinque livelli, tre su terra e due sotterranei, l'infrastruttura consente di raggiungere l'Aeroporto Internazionale di Pechino-Daxing in soli 20 minuti e la stazione Beijing West (Pechino Ovest) con altri 28 minuti di percorrenza.

Il tema architettonico della stazione è ispirato alla cultura dell'acqua del vicino Lago Baiyangdian, uno dei più importanti nella storia e nella tradizione cinese, colpito in passato da seri problemi ambientali legati allo sfruttamento agricolo e all'industrializzazione. Il bacino ospita una ricca fauna, composta da una cinquantina di specie ittiche ed altre specie di oche selvatiche, anatre e uccelli, ed una variegata flora, tra cui anche varie specie di fiori di loto e canne. L'alta specializzazione tecnologica di Xiong'an è stata messa in campo anche per ripristinare la salubrità delle sue acque e proteggere l'ecosistema lacustre.

 

Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia

 

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