Argentina: al ballottaggio il peronista Massa e l’ultraliberista Milei

(ASI) Nulla di fatto nel primo turno delle presidenziali argentine. Tutto rimandato al ballottaggio che si terrà il prossimo 19 novembre tra il peronista Sergio Massa (Unión por la Patria) e l’indipendente ultraliberista Javier Milei (La Libertad Avanza). Questo il responso delle urne ufficializzato dall’Ufficio elettorale nazionale (Cne)

Entrambi ora puntano a raccogliere il 23,84% dei voti raccolti dalla conservatrice Patricia Bullrich che però sembra pronta ad appoggiare Milei.

Massa ha commentato il risultato davanti ai suoi sostenitori annunciando l’intenzione di dar vita, in caso di vittoria ad un governo di unità nazionale ribadendo la sua intenzione di lavorare per dare al paese “più ordine e sicurezza e non improvvisazione, regole chiare di fronte all'incertezza, una Patria in cui i bambini possano andare a scuola con un personal computer nello zaino e non con un arma” attaccando Milei che invece propone regole meno stringenti per il porto d’armi.

“Voglio – ha continuato - aprire una nuova fase istituzionale nella politica argentina. Costruiremo un'industria forte, di fronte a coloro che vogliono importare indiscriminatamente, un'istruzione pubblica gratuita, di qualità e inclusiva, un regime lavorativo moderno che abbracci le tecnologie e la formazione senza rinunciare ai diritti conquistati dai lavoratori. L’Argentina deve utilizzare le sue risorse naturali come valore aggiunto”.

Appresi i risultati Milei ha invece tuonato: “al ballottaggio dovremo affrontare la

Dopo aver conosciuto i risultati, Milei ha sottolineato che al ballottaggio il suo partito dovrà affrontare la cosa più disastrosa accaduta nella storia della democrazia moderna”, quindi ha strizzato l’occhio ai conservatori.

Continuando i suoi attacchi contro Unión por la Patria, ha affermato che il ballottaggio "ci chiederà se vogliamo continuare con questo modello che il kirchnerismo difende o se vogliamo riabbracciare le idee di libertà, che sono ciò che ha fatto grande paese il paese”.

In un discorso ai sostenitori, Patricia Bullrich ha accettato la sconfitta alle urne. Ha detto che continuerà a farsi portatrice dei valori intrinseci di Insieme per il cambiamento come la trasparenza, la lotta alla corruzione e il desiderio di bandire dal Paese quello che lei chiama “populismo”, che considerava causa di povertà e decadenza.

 

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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