Ucraina, Russia: “Pronti al dialogo”, ma Kiev rifiuta

(ASI) Non si ferma la violenza. Nuovi raid russi sono avvenuti oggi su diverse città dell'Ucraina occidentale. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli, Maksym Kozytskyi, ha riferito che “la difesa aerea ha funzionato”», ma ha raccomandato alla popolazione “a restare nei rifugi, il pericolo continua”. 

L’esponente politico ha aggiunto poi che i nemici “hanno colpito una delle strutture militari nella regione di Leopoli”, già colpita di recente,  evidenziando che “è stata distrutta, non ci sono vittime... tre missili, due hanno centrato l'obiettivo, uno è stato abbattuto dalle nostre forze di difesa aerea”. Esplosioni sono state registrate anche nelle città di Chortkiv e Ternopil, hanno riferito i residenti.

L'operazione militare speciale «lanciata dalla Russia in Ucraina continua e i suoi obiettivi non sono cambiati. Essi però ''possono essere raggiunti attraverso i negoziati”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, spiegando che l’iniziativa, avviata dallo scorso 24 febbraio,  proseguirà  fino a quando non saranno raggiunti i nostri obiettivi. Tuttavia abbiamo più volte ribadito che restiamo aperti ai negoziati per raggiungere i nostri obiettivi”. La controparte però sostiene di non volere dialogare, fino a quando Vladimir Putin rimarrà al potere.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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