Istituto Friedman e Conferenza Imam di Francia: solidarietà a Emirati Arabi uniti per grave atto terroristico, Occidente difenda alleati regionali

(ASI) "Tre persone sono state uccise oggi in attacchi terroristici compiuti dagli insorti yemeniti Houthi negli Emirati Arabi Uniti, contro tre depositi petroliferi siti ad Abu Dhabi. Il nostro Istituto, unitamente alla Conferenza degli Imam di Francia, ci tiene ad esprimere agli alleati e amici degli Emirati, alle famiglie delle vittime, i più profondi sentimenti di cordoglio e vicinanza delle nostre intere organizzazioni.

Le nostre preghiere per le vittime e i loro cari. Siamo colpiti da questo grave attacco terroristico ed esortiamo la Comunità internazionale ad esprimere la sua ferma condanna ed a sostenere gli Emirati nel neutralizzare i terroristi e nell'individuare chi li sta sostenendo. Se è vero, come loro stessi dichiarano, che l'Iran, è il loro principale alleato e avesse fornito loro aiuti militari, questo fatto non potrebbe non avere conseguenze anche nei confronti dello stesso regime iraniano. Gli Emirati Arabi, il Bahrain, Israele e gli altri nostri alleati nella regione meritano tutto il sostegno dell'Occidente per la loro difesa e sicurezza contro ogni minaccia" - Così Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell'Istituto Milton Friedman e l'Imam Hassen Chalghoumi, Presidente della Conferenza degli Imam di Francia.

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere