Bielorussia: “Ue non imponga sanzioni, o chiuderemo gas”

(ASI) Un gruppo di circa 150 migranti ha provato ad attraversare il confine, nella notte, per dirigersi dalla Bielorussia alla Polonia.

Lo ha detto il viceministro dell'Interno polacco, Bartosz Grodecki, citato dall'emittente "Polsat News". Il premier di Varsavia, Mateusz Morawiecki ha accusato la Bielorussia di "terrorismo di Stato" per il suo ruolo nella crisi dei migranti al confine tra i due paesi.

 "Siamo vicini a una guerra ibrida, la cui arma è un'immigrazione non genuina ma organizzata da Minsk per incalzare l'Unione Europea". Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri polacco, Pawel Jablonski, in un'intervista al quotidiano ‘La Stampa’. "Si tratta per noi della peggiore minaccia dell'ultimo trentennio, la più seria dalla fine del Comunismo. E temo che nei giorni prossimi assisteremo a un'escalation. Abbiamo radunato la guardia di frontiera, la polizia e l'esercito. Contiamo al momento su 15.000 uomini ma siamo pronti a inviare rinforzi. Già nei prossimi mesi, lavoreremo a rendere permanente la barriera che avevamo tirato su due mesi fa". Ha evidenziato poi che Vladimir Putin, che protegge Minsk, è il vero responsabile dell’ attuale crisi.

Il leader della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, ha incaricato il ministero della Difesa, l'Agenzia per la sicurezza dello Stato (Kgb) e le guardie di confine di tracciare il movimento delle truppe della Nato e delle Forze armate della Polonia. Il leader di Minsk ha minacciato inoltre di interrompere le forniture di gas al vecchio continente, se l’ Unione europea varerà sanzioni contro la sua nazione.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

Continua a leggere