(ASI) Se la Commissione europea "avvierà la terza guerra mondiale" in merito al rispetto dello stato di diritto, ci difenderemo "con tutte le armi a nostra disposizione".

Lo ha detto il premier polacco, Mateusz Morawiecki in un'intervista al Financial Times, rispondendo alla domanda se la Polonia sia pronta a porre il veto a decisioni critiche su una legislazione come il pacchetto climatico dell'Ue.


"Se qualcuno ci attaccherà in modo assolutamente ingiusto - ha aggiunto - ci difenderemo in ogni modo possibile. Riteniamo che questo sia già un approccio discriminatorio e un diktat" di Bruxelles. Tuttavia "se peggiorerà, dovremo pensare alla nostra strategia".

La risposta di Bruxelles è giunta a stretto giro: "L'Unione europea è un progetto che ha contribuito con grande successo a stabilire una pace duratura tra i suoi Stati membri. Non c'è posto per la retorica di guerra nelle relazioni tra gli Stati membri o tra gli Stati membri e le istituzioni", ha detto il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer.

Varsavia ha ritrattato poco dopo: le espressioni di Morawiecki non sono altro che "un'iperbole, una figura retorica che viene utilizzata in varie situazioni e non va presa alla lettera", ha evidenziato Piotr Muller, portavoce del primo ministro polacco, in una conferenza stampa.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere