(ASI) Cresce il malcontento popolare. Aumentano i malumorri attorno all’ ipotesi di un Green pass, documento con cui si prova di aver effettuato la vaccinazione contro il Coronavirus o di aver realizzato un tampone (ovviamente a pagamento) nelle 48 ore precedenti, o il vaccino anti – Covid (che diventerebbe di fatto obbligatorio) per poter accedere ai luoghi della vita sociale come, ad esempio, locali, pub, ristoranti e bar.

 

La proposta di questa norma è partita dal governo di Parigi, ma ha generato dure proteste in diverse città d’ Oltralpe con tanto di violenti scontri tra i dimostranti e la polizia. L’ eventualità di proporla in Italia ha subito ricevuto durissime critiche dalla leader dell’ opposizione Giorgia Meloni (Fratelli d’ Italia), ma pure da alcuni partiti che sostengono la maggioranza, a partire dalla Lega di Matteo Salvini. Continuano ad arrivare dati, nel frattempo, che indicano una debolissima efficacia dei sieri iniettati al fine di proteggere i cittadini dal Coronavirus.

Il governo israeliano ha diffuso, una serie di dati, che indicano che gli ospedalizzati e coloro che sono risultati positivi all’ agente patogeno, che ha sconvolto e continua a generare disagi nel mondo, sono per lo più coloro che hanno ricevuto le due dosi dei vaccini in circolazione. Tale elemento evidenzia la bassa efficacia, delle sostanze in questione, nell’ organismo.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere