(ASI) L’Isis torna ad impaurire, nonostante l’annuncio inerente alla sua sconfitta del dicembre 2017, la nazione dell’Eufrate. Nuovo attentato ieri in Iraq.

Un ordigno improvvisato è esploso al passaggio di un veicolo che stava transitando in una strada, nella zona di Monte Makhul, a 200 chilometri a nord di Baghdad. Gli agenti, giunti subito sul posto, sono stati poi falcidiati dalle raffiche di fucili automatici in possesso degli estremisti. Sette membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi. Manca la rivendicazione ufficiale, del tragico evento, ma non si esclude che possa essere stato provocato dal sedicente Stato Islamico. Lo hanno reso noto stamane gli organi di informazione del paese, citando il governatore della regione di Salahuddin. Quest’ultimo ha sottolineato inoltre la scelta di proclamare un lutto ufficiale, di tre giorni nell’area in cui si è verificata la deflagrazione e la successiva sparatoria, in ricordo delle vittime. Il funzionario non ha esitato a definire l’accaduto un “attacco terroristico".

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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