(ASI) Il cessate il fuoco, raggiunto faticosamente di recente grazie alla mediazione di Stati Uniti, Unione europea e Russia, non ha avuto l’esito sperato e le ostilità sono riprese.

Anche il Cremlino potrebbe scendere in campo. Ha assicurato infatti che fornirà tutta "l'assistenza necessaria" all'Armenia se i combattimenti, in corso da tempo nella zona del Nagorno-Karabakh contro l’Arzebaigian appoggiato dalla Turchia, arrivassero a toccare "direttamente il territorio" gestito dal governo di Erevan. E' la risposta, ricevuta oggi da quest’ultimo, del ministero degli Esteri russo. Il premier, Nikol Pashinyan, aveva inviato, pochi giorni fa, una lettera all’omologo, Vladimir Putin, per sollecitare l'avvio di “consultazioni urgenti” volte a domandare il sostegno, da parte di Mosca, nei confronti della propria sicurezza. I due paesi hanno sottoscritto, nel 1997, un accordo di amicizia e cooperazione in seguito all'"aggressione militare” turco-azera avvenuta, in quell’anno contro la regione contesa.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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