(ASI) “Sulle risorse proprie si gioca il futuro dell’Europa. La posizione votata dal Parlamento europeo è ambiziosa e non deve essere ignorata dal Consiglio che ha l’ultima parola. Le nuove risorse proposte dal Parlamento prevedono una imposta che grava su chi inquina e che vuole favorire una transizione ecologica rispettosa del pianeta, una imposta sulle transazioni finanziarie e una sui servizi digitali.

I cittadini possono stare dunque tranquilli, nessuno vuole mettere le mani nelle loro tasche anzi: colpendo chi finora ha contribuito meno al bilancio degli Stati membri si rende l’Europa più giusta e più equa. Chi ha votato no è un irresponsabile perché non dice che l’alternativa alle risorse proprie è un aumento dei contributi nazionali al bilancio europeo e questo, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, non è accettabile”, così in una nota Mario Furore e Tiziana Beghin, europarlamentari del Movimento 5 Stelle.

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