(ASI) Aumenta la tensione tra la Germania e la Russia. Il governo tedesco ha dichiarato infatti, nelle ultime ore, di aver acquisito "prove che non lasciano dubbi" sul fatto che il dissidente russo, Alexei Navalny, sia stato avvelenato dai servizi segreti della sua nazione. Lo ha reso noto ieri Steffen Seibert.

Il portavoce di Angela Merkel ha precisato che Berlino " condanna questo attacco nel modo nel modo più severo e chiede di fare chiarezza con urgenza". La cancelliera ha riunito, intanto, sette ministri del suo gabinetto per decidere quali azioni punitive intraprendere nei confronti del Cremlino. I medici, che hanno in cura l’oppositore di Vladimir Putin, non hanno nascosto che lo stato di salute del malato “continua ad essere serio". Non hanno escluso inoltre “effetti negativi di lungo periodo" sui suoi organi vitali. “Condanniamo quanto è accaduto”, ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Immediata la replica di Dmitri Peskov, portavoce del numero uno di Mosca, all’ipotesi di nuove sanzioni in risposta a tale vicenda. "Sceglierei le parole con attenzione, quando si parla di accuse contro lo Stato russo, perché mancano motivi validi per lanciarle”. “Non vorremmo che i nostri partner in Germania e in altri Paesi europei – ha concluso - si precipitassero a fare valutazioni. Preferiremmo stabilire un dialogo" proficuo.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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