Coronavirus, Capi di Stato Ue a Bruxelles: “Massima collaborazione di tutti”.  007: “Possibili rivolte sociali  nel sud Italia”

(ASI) Si intensifica l’invito alla cooperazione tra Stati per affrontare, in modo efficace, l’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. "Non supereremo questa crisi, senza una solidarietà europea forte, a livello sanitario e di bilancio".

Lo hanno affermato, in un messaggio congiunto, il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez, il capo di Stato francese Emmanuel Macron e altri sei leader delle nazioni del vecchio continente. Tutti hanno esortato Bruxelles a "non compiere errori tragici" e ad "essere all'altezza" della situazione. I contagi hanno superato intanto, nel mondo, quota 600mila. Le conseguenze derivanti dalle misure, di distanziamento sociale al fine di evitare ulteriori casi positivi di Covid – 19, stanno preoccupando persino i nostri servizi segreti. Questi ultimi hanno inviato a Palazzo Chigi, secondo quanto riferito dal quotidiano La Repubblica, un’informativa in merito a “un potenziale pericolo di rivolte e ribellioni, spontanee o organizzate”. Tali attività si starebbero preparando, in particolare tramite i social network, nel sud della penisola. E’ stato sventato, giovedì scorso, un tentativo d’assalto di un supermercato a Palermo. Molti di quelli presenti in meridione sarebbero stati posti sotto sorveglianza speciale per evitare altri episodi simili. “La strada sarà una sola: convivere due anni con il virus”, ha previsto il senatore Matteo Renzi in un’ intervista ad Avvenire. Il fondatore di Italia Viva ha chiesto, dalle colonne del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, la riapertura immediata di tutte le attività per evitare che la gente muoia di fame. Numerosi altri esponenti, del mondo politico e scientifico, non hanno nascosto però la propria contrarietà nei confronti di tale opzione. Temono infatti un eventuale incremento del numero dei pazienti colpiti dall’infezione, che sta mettendo in ginocchio l’intera comunità internazionale. Il sindaco di Palermo ha lanciato un allarme relativo a possibili infiltrazioni mafiose nella guida di eventuali proteste. “Accanto a tantissimi che stanno vivendo questo momento di crisi gravissima con angoscia ma con dignità - ha detto il primo cittadino Leoluca Orlando - ci sono gruppo di sciacalli e professionisti del disagio che promuovono azioni violente".

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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