(ASI) In queste ore decisive, mentre a Bruxelles si è incertissimi sul da farsi, il nemico avanza ai confini orientali: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.*
Di fronte al solito ricatto di Erdogan, il nuovo sultano di Turchia, che per i propri interessi non si fa scrupolo di usare anche le donne e i bambini come massa di manovra, i capi politici dell'Unione Europea faticano, ancora una volta, a trovare una posizione comune sulla questione dell'immigrazione fuori controllo e della protezione dei confini.
Da giorni è in atto il tentativo di ca.130mila persone, indirizzate dal regime turco, di entrare in Europa attraverso la Grecia e la Bulgaria, nonostante Atene e Sofia abbiano schierato polizia ed esercito a protezione dei propri confini.
A differenza di altre confessioni religiose presenti in Europa, la Chiesa cristano-ortodossa in sintonia con il popolo greco sostiene la linea del Governo, volta a contrastare il fenomeno migratorio verso l'Europa, che ormai ha assunto dimensioni anomale e forme patologiche. E' significativa la presenza al confine di preti cristiano-ortodossi, armati e in uniforme, mescolati ai militari: i nuovi monaci-guerrieri.
La Grecia sembra così tornare al suo bimillenario ruolo di primogenitura culturale e di protagonista della storia europea.
*Mentre a Roma ci si perde in chiacchiere, Sagunto viene espugnata da Annibale.
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