(ASI) Il piano di pace per il Medioriente, preparato da Donald Trump, “è purtroppo molto negativo” per il popolo palestinese del mondo arabo. Lo dichiara Foad Aodi in un’intervista ad Agenzia Stampa Italia.

Il presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co – mai) contesta, in particolare, “l’annessione della Valle del Giordano da parte di Israele e quella delle colonie israeliane che comprendono anche il 30% della Cisgiordania”. Viene concessa alla controparte – spiega - “una porzione del territorio, quasi desertico ai confini con l'Egitto, dove è impossibile costruire e vivere”. L’importante esponente evidenzia poi, ai microfoni del nostro direttore Ettore Bertolini, la parte dell’intesa che nomina Gerusalemme “capitale indivisibile” della nazione ebraica, lasciando ai palestinesi la porzione orientale della città “che non coincide con gli accordi internazionali” stipulati nel 1967. Tutto ciò avverrebbe a fronte di un indennizzo “pari a 50 miliardi”. “Noi come comunità del mondo arabo in Italia diciamo no a questa presa in giro, a questo disastro, a questo complotto contro il popolo palestinese. Non si può ottenere la pace in Terra Santa, se si continua a decidere il futuro della Palestina senza coinvolgere” l’autorità locale competente, l’Unione Europea e i paesi arabi. Non potrà esistere, in tali condizioni, lo Stato palestinese anche a causa dell’impossibilità di avere un esercito proprio e per l'assenza di sicurezza ai suoi confini.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere