Altissima tensione in Medioriente. Nuovi raid israeliani, in Siria e Libano, da sabato scorso. Colpiti obiettivi iraniani a Damasco e la sala stampa di Hezbollah a Beirut. Il premier di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu, ha detto che l’iniziativa è stata necessaria per fermare i preparativi di un imminente attacco di Teheran contro lo Stato ebraico.
I raid di quest’ultimo sono proseguiti, anche oggi nel paese dei cedri, colpendo alcune caserme del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Si temono reazioni e lo scoppio di un nuovo e grave conflitto regionale con potenziali conseguenze negative a livello mondiale.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione