(ASI) Nuove proteste in Brasile contro le politiche economiche di Jair Bolsonaro; le ultime in ordine di tempo sono quelle organizzate dagli studenti e dagli indigeni contro le privatizzazioni e i tagli allo stato sociale. Nello specifico ad aver scatenato le nuove proteste i tagli all’istruzione ed alla copertura sanitaria per le comunità indigene.

 

Numerose manifestazioni si sono svolte nelle principali città brasiliane. Nella capitale, Brasilia, gli studenti si sono riversati davanti alla sede del Ministero della Pubblica Istruzione chiedendo il blocco della privatizzazione delle università ed i tagli ai bilanci degli atenei.

Le comunità indigene invece hanno concentrato le proteste nella parte meridionale del paese dove i Guarani sono scesi in piazza contro i tagli annunciati dall’esecutivo al Segretariato speciale per la salute degli indigeni (Sesai). Il Segretariato speciale per la salute degli indigeni è responsabile della gestione della politica sanitaria di circa 765mia persone.

Altri importanti cortei si sono svolti tra la città di Santos (nello stato di San Paolo) e Rio de Janeiro.

Inoltre, il governo di Bolsonaro ha cancellato l'accordo con Cuba sul programma "More Doctors" e ha ordinato la partenza degli specialisti cubani dal paese. Di conseguenza, il 90 per cento dei territori indigeni è rimasto senza cure mediche.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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