(ASI) Parigi - La commissione d'inchiesta del Senato francese su Alexandre Benalla, l'ex capo della sicurezza di Emmanuel Macron, indica nel suo rapporto finale che egli venga processato per falsa testimonianza

. Gli sono state imputate inoltre una serie di "gravi disfunzioni nei servizi statali", sono stati "messi a rischio la sicurezza del presidente e "gli interessi" del Paese. Alexandre Benalla è stato posto in detenzione provvisoria dai magistrati del tribunale di Parigi il 19 febbraio, per violazione del controllo giudiziario nell'ambito delle indagini sulle violenze dello scorso primo maggio a Parigi. I giudici ritengono inoltre che l'ex incaricato della sicurezza del Presidente, la scorsa estate abbia intrattenuto rapporti con un oligarca russo, Vincent Crase, mentendo anche sull’uso del suo passaporto e sui motivi per cui chiese il porto d’armi. Licenziato tra le polemiche Benalla è finito nell'occhio del ciclone perché ripreso mentre il primo maggio colpisce un manifestante. Il collaboratore del presidente era stato sospeso per due settimane dal 4 al 19 maggio 2018, poi assegnato ad altre funzioni amministrative all'Eliseo e infine licenziato. La decisione se chiedere formalmente che Benalla venga processato spetterà ora al presidente del Senato. In quel caso, Benalla rischierebbe una condanna fino a 5 anni di carcere e 75.000 euro.

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere