(ASI) Non si placa la tensione in Europa orientale. La Russia ha deciso di non rilasciare i 24 marinai ucraini fermati, lo scorso 25 novembre, in seguito a uno scontro navale nei pressi della regione della Crimea.

Il Cremlino ha rifiutato di accogliere così la proposta, rilanciata nelle ultime ore, del presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Il ministero degli Esteri di Vladimir Putin ha definito la possibile iniziativa, voluta dall’intera comunità internazionale e in particolare dall’Occidente, come inaccettabile. Secondo fonti locali, le parti belligeranti nel Donbass si sarebbero accordate da oggi per un completo cessate il fuoco, ma la paura non accenna a diminuire. Uno dei principali esponenti dei servizi segreti di Kiev, Vadym Skibitsky, ha accusato per l’ennesima volta Mosca di preparare un attacco con armi chimiche nella zona del Donbass.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere