(ASI) La notizia è stata clamorosa e inaspettata. Altre tegole sono cadute sull’amministrazione guidata dal presidente americano.

Donald Trump ha ordinato a sorpresa, infatti due giorni fa, il ritiro entro un mese dei circa duemila soldati di Washington che operano in Siria in quanto lo Stato Islamico è sconfitto. “Gli Usa non vogliono essere il poliziotto del mondo”, ha spiegato lo stesso leader della Casa Bianca, motivando così la propria scelta. Quest’ultima ha generato, tuttavia, una vera e propria bufera sullo Studio Ovale a causa della dura opposizione del pentagono. La situazione è diventata più complessa anche a causa dell’ordine impartito dal tycoon di attuare il medesimo provvedimento pure nei confronti delle 7 mila unità, dislocate da tempo, in Afghanistan riducendo così il contingente nel paese. Le direttive di politica estera non sono piaciute al ministro della Difesa, James Mattis e al segretario degli Interni, Ryan Zinke, che hanno rassegnato immediatamente le proprie dimissioni.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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