(ASI) Aumenta la tensione internazionale. Sono due le crisi geopolitiche che generano, in queste ore, forti preoccupazioni nel vecchio continente.

L’Ucraina continua a denunciare la presenza, nelle vicinanze del suo territorio, di un sempre maggiore numero di mezzi bellici russi. Vladimir Putin, secondo Kiev, ha dislocato persino i missili Iskander, vettori in grado di trasportare testate nucleari, a soli 50 chilometri dai propri confini. E’ altissima, secondo le parti, la possibilità che scoppi un conflitto a breve in seguito allo scontro tra le imbarcazioni delle due nazioni, dello scorso 25 novembre, nello stretto di Kertch. I capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno esteso, intanto, le sanzioni contro il Cremlino varate dopo l’occupazione, nel 2014, da parte dei militari di quest’ultimo della regione del Donbass. C’è però una seconda fonte di timore. Il parlamento di Pristina ha approvato oggi, su suggerimento degli Stati Uniti, la formazione dell’esercito in Kosovo. La reazione del ministero della Difesa di Mosca è stata immediata: E’ a rischio la pace regionale”, ha fatto sapere il dicastero in una nota durissima diramata ai media.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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