(ASI) Tre piccole navi ucraine sono entrate, questa mattina senza le dovute autorizzazioni, nelle acque territoriali russe con l’obiettivo di dirigersi verso lo stretto di Kerch.

Mosca ha chiuso immediatamente quest’ultimo, inviando la propria Marina e cercando un dialogo invano con la controparte per risolvere pacificamente l’accaduto. Il Cremlino ha autorizzato così l’apertura del fuoco, dopo un ultimatum di qualche ora, per fermare la corsa dei vascelli che hanno cercato di difendersi, tuttavia, sparando alcuni colpi. Sono stati sequestrati, però, dai militari di Vladimir Putin i quali hanno ferito, nell’azione bellica svolta in serata, due ucraini presenti a bordo dei mezzi di Kiev. Il presidente Petro Poroshenko ha parlato di “aggressione” e convocato una riunione urgente del consiglio di guerra. Ha domandato al proprio ministro degli Esteri di informare, del tragico evento, il G7 e la Nato, richiedendo anche un vertice d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il ministro dell’Interno ha affermato di aspettarsi un aiuto “dalle nazioni amiche”. L’esercito ucraino è stato posto in stato di massima allerta e il suo sito internet oscurato per cause sconosciute.

Marco Paganeli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere