(ASI) Saranno reintrodotte, a partire da lunedì prossimo, le sanzioni economiche americane nei confronti dell’Iran, consentendo però a 8 paesi di continuare a commerciare con le autorità dei Pasdaran.

L’annuncio è stato comunicato oggi dal presidente statunitense. I provvedimenti punitivi erano stati sospesi, nel 2015, in seguito all’accordo sul nucleare, volto a fermare l’arricchimento dell’uranio di Teheran in cambio di aiuti a quest’ultimo, stipulato dal paese mediorientale con le grandi potenze della comunità internazionale. L’intesa è stata abbandonata solo da Washington nel maggio scorso, però, a causa di “gravi difetti” riscontrati nel testo da Donald Trump e per il ruolo pericoloso assunto dalla controparte, a livello regionale, nei conflitti siriano e yemenita. La Casa Bianca ha ricevuto forti critiche per l’incauta iniziativa unilaterale, in particolare, da Russia, Cina e Unione Europea. La scelta concretizzata ha ottenuto, tuttavia, il plauso di Israele che considera gli Ayatollah come una minaccia alla propria sicurezza nazionale. Il viceministro degli Esteri della nazione di questi ultimi, Baraham Ghassemi, non pare essere preoccupato dalla mossa compiuta oltreoceano. “L’America non riuscirà a condurre – ha commentato alla televisione pubblica – alcune misura” poiché “abbiamo la conoscenza e la capacità per gestire” i nostri affari.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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