(ASI) Il premier israeliano tenta di abbassare la tensione con la Russia. Le delegazioni dei militari dei due paesi si incontreranno, a breve, per discutere in merito a ulteriori azioni belliche, di Tel Aviv in Siria, volte a distruggere bersagli iraniani e dell’organizzazione Hezbollah.

L’annuncio è stato comunicato, ieri sera, da Benjamin Netanyahu prima di partire per New York per partecipare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il leader di Gerusalemme, che gode del pieno appoggio diplomatico e militare della Casa Bianca, ha confermato di aver sentito telefonicamente il suo omologo Vladimir Putin, concordando di compiere tale ulteriore passo verso la distensione tra le due nazioni. La crisi tra queste ultime è scaturita in seguito alla decisione del Cremlino di attribuire la paternità dell’abbattimento, del proprio jet, allo Stato ebraico. Mosca ha comunicato che risponderà al gesto ostile, accaduto nella notte tra il 17 e il 18 settembre scorso nei territori gestiti dal governo alleato di Bashar al - Assad, inviando alcune batterie di missili S 300 entro due settimane. I vettori in questione renderanno più difficoltosa l’attuazione di possibili raid dei caccia con la Stella di David e di altri eserciti, in quanto istituiranno una zona di interdizione al volo su tutto lo spazio aereo siriano. “Israele ci penserà due volte” prima di agire ulteriormente, ha commentato il ministro degli Esteri di Damasco, Faisal Mekdad.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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