(ASI) E’ ormai guerra commerciale aperta tra Washington e Pechino, dopo la decisione degli Stati Uniti di approvare i dazi del 25%, per un valore di 50 miliardi di dollari, su un grande numero di prodotti cinesi.

L’annuncio è stato dato ieri da Donald Trump. Il tycoon ha spiegato che la scelta è stata assunta in seguito a numerose scorrettezze commerciali, che hanno generato una situazione che “non è più sostenibile”, aggiungendo di essere pronto ad adottare misure addizionali in caso di ritorsioni. Il leader della Casa Bianca ha usato però, come è nel suo stile, anche toni concilianti, sostenendo che il proprio rapporto con   l’ omologo asiatico, Xi Jimping, continua ad essere “di grande amicizia”. Il governo di quest’ultimo non sembra aver giudicato però, in tale modo, la mossa e ha comunicato immediatamente l’avvio di una rappresaglia, varando una tariffa aggiuntiva della medesima percentuale e della stessa quantità di denaro imposta dal Dipartimento al tesoro Usa. La Cina intende porre pertanto ostacoli, a partire dal prossimo 6 luglio, alle vendite americane nei settori agricolo, ittico e automobilistico. Non ha escluso, tuttavia, di estendere il provvedimento restrittivo anche a quelli sanitari ed energetici.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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