(ASI) Sembrano aprirsi ulteriori spiragli di pace nella crisi tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. Il presidente americano, Donald Trump, ha detto che potrebbe svolgersi l’incontro tanto atteso col suo omologo nordcoreano.

“Vedremo cosa succederà, al momento stiamo dialogando con Pyongyang”, ha rivelato ai giornalisti. Lo storico vertice, previsto con sicurezza fino a poco tempo fa a Singapore per il prossimo 12 giugno, è stato annullato nelle ultime 48 ore, dallo stesso tycoon, a causa della retorica aggressiva del suo interlocutore asiatico. Quest’ultimo aveva contestato la decisione, del pentagono e di Seoul, di svolgere le consuete esercitazioni militari annuali che si sono concluse proprio ieri. Pare tornare quindi il sereno soprattutto dopo la distruzione, da parte dell’esercito nordcoreano, del sito di Punggye – ri dove sono avvenuti, negli ultimi anni, numerosi test atomici condannati dalla comunità internazionale. Il paese ha mostrato, in tale modo, la propria volontà di concretizzare quella denuclearizzazione richiesta dall’Onu. Washington non ha apprezzato tuttavia, secondo quanto si è appreso da alcune fonti, il gesto distensivo, non utilizzando   però affermazioni bellicose per non alimentare la tensione. Un’azione così prudente lascia pensare alla volontà di giungere davvero ai negoziati, dal momento che non ci sono altre alternative per risolvere, in modo ragionevole, la crisi in corso. Un ipotetico conflitto atomico non converrebbe infatti a nessuno, in quanto mieterebbe migliaia di vittime da ambo le parti e assumerebbe un’estensione che andrebbe pericolosamente al di là del solo continente asiatico.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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