(ASI) L'azienda cinese Tbea SunOasis, leader nello sviluppo e nella produzione di sistemi fotovoltaici, ha iniziato la realizzazione del parco fotovoltaico di Benban, nella provincia egiziana meridionale di Aswan.

Il progetto prevede nel complesso la costruzione di 4 centrali eletrriche, ognuna delle quali dotate di un output combinato di186 megawatt.
Secondo gli accordi i lavori dovrebbero terminare entro il giugno del 2019, e il parco una volta a regime genererà sino a 2 gigawatt di energia elettrica. Si tratta dei uno dei parchi fotovoltaici più grandi al mondo.
Il governatore di Aswan, Magdy Hegazy, presenziando alla cerimonia di inaugurazione dei lavori, ha dichiarato che l’investimento complessivo per le prime quattro centrali ammonta a 180 milioni di dollari. Il parco fotovoltaico di Benban sorge circa 650 chilometri a sud del Cairo, ed è cofinanziato da una serie di soggetti finanziari e bancari nazionali e internazionali, inclusa la Banca asiatica d’investimento per le infrastrutture (Aiib) e l’Industrial and Commercial Bank of China. Una volta ultimato il parco eolico avrà una superficie di 37 chilometri quadrati e aumenterà la quota delle rinnovabili nel mix energetico egiziano al 22 per cento entro il 2020.

Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere