(ASI) «Nazionalismo e populismo stanno frammentando il sogno europeo. I cittadini del Canton Ticino sappiano che il referendum che tende a limitare il numero dei lavoratori stranieri sul loro territorio al momento non avrà alcuna conseguenza pratica se non quella di fare da cassa di risonanza a chi vorrebbe un'Europa chiusa.
Quel "Prima i nostri", è questo il nome dell'articolo costituzionale promosso dal partito di destra Udc, sostenuto dalla Lega dei Ticinesi e approvato dagli abitanti del Canton Ticino, non avrà l'effetto di lasciare fuori dal Canton Ticino i lavoratori stranieri perché questi potranno continuare ad andare a lavorare. Il tema è di competenza federale, ogni accordo con la Svizzera deve essere accettato da tutti gli Stati membri e l'atteggiamento del Ticino potrebbe spingere l'Italia a porre dei veti. Tra l'altro l'ipotesi di accordo prevede la possibilità di dare priorità a cittadini e residenti svizzeri rispetto agli immigrati ed è su questo che l'Italia potrebbe opporsi
» - ha dichiarato Mercedes Bresso, deputata al Parlamento europeo per il Gruppo S&D e membro della commissione interparlamentare UE-Svizzera.
 
«Piuttosto si ascoltino le esigenze dei cittadini e si studi una soluzione. Il problema reale con i transfrontalieri è il traffico che viene generato ogni giorno. Sono molti gli Italiani che attraversano il confine e vanno a lavorare in Svizzera. Secondo lo IRE, l'Istituto di Ricerche Economiche dell'Università della Svizzera Italiana di Lugano che l'anno scorso ha pubblicato un rapporto su questo tema, i lavoratori italiani sono molto attivi in particolare nel campo dei servizi, nel settore sanitario e nell'alberghiero. La soluzione non è chiudere le frontiere ai lavoratori, ma perfezionare i collegamenti in modo da rendere un servizio migliore a chi lavora in Svizzera, ma anche agli stessi svizzeri. Si pensi ai vantaggi che ne avrebbe il turismo» - ha dichiarato Mercedes Bresso, deputata al Parlamento europeo per il Gruppo S&D e membro della commissione interparlamentare UE-Svizzera.
 
«Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker è già al lavoro per trovare un accordo in seguito al referendum e anche io, in quanto membro della commissione interparlamentare UE-Svizzera, mi sono già attivata per avviare un dialogo che porti a una soluzione condivisa» - ha concluso Mercedes Bresso, deputata al Parlamento europeo per il Gruppo S&D e membro della commissione interparlamentare UE-Svizzera.
 
 

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