(ASI) Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, intervenendo per la ricorrenza della guerra del 2006 ha messo in guardia la popolazione libanese dalla minaccia rappresentata dall'Isil.

Il leader del Partito di Dio ha denunciato i massacri e la violenza dell'Isil contro chiunque si opponga alla loro avanzata, siano essi sunniti, sciiti e cristiani. I metodi dell'Isil, ha proseguito Nasrallah non hanno nulla a che vedere con l'Islam, il profeta Maometto e il Corano. Nasrallah ha criticato l'atteggiamento della comunità internazionale che si è mobilitata solo quando i suoi interessi e quelli americani sono stati messi a repentaglio dall'avanzata dell'Isil verso Erbil. L'indifferenza della comunità internazionale di fronte alla conquista di Mosul e di altre città irachene,così come di fronte ai massacri di sunniti sciiti e cristiani conferma, secondo il leader di Hezbollah, la necessità di mantenere le milizie sciite in Siria per fronteggiare le minacce che incombono sul Libano. Nasrallah ha concluso il suo intervento sostenendo che Hezbollah è pronta a combattere e sacrificarsi contro l'Isil. L'Isil, ha precisato il leader di Hezbollah, può essere sconfitto anche perché non è forte quanto Israele.

Matteo Bressan - Agenzia Stampa Italia

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