Gaza, la tragedia Palestinese continua. Foad Aodi (Amsi e Co-mai): 205 morti (39 bambini e 24 donne), 1500 feriti  (426 bambini e 272 donne). Appello al Ministro degli Esteri  Mogherini

(ASI) Sale il bilancio delle vittime palestinesi colpite dagli attacchi aerei israeliani che da 9 giorni stanno bombardando la striscia di Gaza. Foad Aodi Presidente delle Associazioni Amsi e Co-ma comunica ad Agenzia Stampa Italia l'aggiornamento sulla situazione a Gaza. Una triste conta della mattanza che aggrava sempre di più il dramma della popolazione palestinese.

La fonte è medica e giornalistica e proviene direttamente da Gaza. "Questa mattina si registrano altri 7 morti che vanno ad aggiungersi alle 205 vittime precedenti , di cui 39 bambini e 24 donne. Aumenta a dismisura anche il numero dei feriti. Le persone colpite dagli attacchi aerei israeliani hanno superato le 1500 unità di cui 426 bambini , 272 donne. Tra queste ci sono 50 feriti gravi con il codice rosso. Per la cifra esatta bisogna aspettare la fine del conflitto, infatti si ha molta difficoltà a raccogliere le informazioni esatte a cause delle denunce di morte non ancora registrate ufficialmente".

Cosi dichiara il Presidente della Co-mai comunità' del mondo araba in Italia ed Amsi -associazione medici di origine straniera in Italia .

"Attualmente- prosegue- tante persone stanno abbandonando le proprie case, compresi gli anziani, che fanno grossa fatica perché hanno difficoltà' a camminare. Numerosi sono i pazienti cronici, per lo più diabetici, dializzati o malati di cuore, che sono in pericolo di vita per mancanza di farmaci. Ma il vero problema è l'emergenza sanitaria ed è legata soprattutto all'insufficienza di farmaci ed elettricità': "Mancano farmaci e strumenti chirurgici per fare gli interventi sottolinea Aodi. Mancano pure a sufficienza i generatori per far funzionare i macchinari salvavita.
Scarsissimo, inoltre, è il numero dei medici e degli infermieri. Molte persone attendono poi da giorni che le loro ferite vengano curate , e più passa il tempo, più aumenta per loro il pericolo di infezione". Difficoltoso anche il trasporto dei feriti: "Purtroppo gli aiuti non riescono ad arrivare sempre in tempo- aggiunge- dal momento che il conflitto è in atto.

Insomma, la situazione sanitaria a Gaza, che era già molto grave prima, ora con i bombardamenti è di gran lunga peggiorata". È per questo che la Comai-Amsi rinnova il suo appello "per fermare gli scontri, mettere da parte le armi e riprendere il dialogo a favore della pace. Per noi, i morti sono tutti uguali - dice Aodi, indipendentemente dalla nazionalità, e quello che ci auguriamo è che israeliani e palestinesi possano convivere in due Stati indipendenti, democratici e liberi, senza odio e senza più conflitti.
Ora, però tocca alla politica internazionale ed anche al Governo Renzi ed al Ministro degli affari Esteri Federica Mogherini – conclude - trovare efficaci soluzioni per fermare la tragedia palestinese e l'odio tra i due popoli, magari da nuovo capo della politica estera della Ue".


Redazione Agenzia Stampa Italia

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