Nucleare iraniano, la Repubblica Islamica e i 5P+Germania giudicano utili i negoziati di Vienna

(ASI) Il ministro degli Esteri iraniano , Mohammad Javad Zarif dichiara che l'Iran e il gruppo P5 +1 non hanno ancora elaborato il testo di un accordo definitivo volto a risolvere definitivamente la controversia relativa allo sviluppo di energia  nucleare da parte  Repubblica islamica .

Infatti dopo un recente incontro con il capo della politica estera dell'UE Catherine Ashton a Vienna Zarif ha descritto  lo stilare il documento finale come "una delle più difficili" parti del lavoro da affrontare sia per l’ Iran e e sia per i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - Russia , Cina , Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti - più la Germania .

 Una "Preparazione del documento  finale di proposta di accordo  che è di per sé una delle parti più difficili che dobbiamo affrontare nei futuri negoziati a loro volta difficili ", ha tenuto a ribadire l’alto diplomatico iraniano.

Iran e le sei potenze mondiali sono impostati per riprendere la prossima tornata di loro colloqui ad alto livello a Vienna. I negoziati sono in programmati  da martedì fino a mercoledì .

Il ministro degli Esteri iraniano ha ricordato che Teheran e il P5 +1  hanno in agenda incontri per discutere su tutte le questioni rimanenti sul tappeto che verranno affrontate martedì. Il tutto finalizzato alla stesura di un accordo finale la cui discussione verrà  affrontata nei prossimi colloqui  prevista  sempère nella capitale austriaca a metà maggio .

Zarif ha descritto il suo incontro avvenuto lunedì scorso con Ashton come " utile ", affermando  che " In questa fase delle trattative  abbiamo discusso le modalità dei prossimi negoziati e le questioni in sospeso ".

Infine il Ministro degli Esteri Iraniano Zarif  ha aggiunto: “ Entrambe le parti hanno convenuto sulla necessità di proseguire le trattative sulla base del rispetto reciproco”.

Commento: I negoziati che si stanno svolgendo a Vienna  e che  termineranno domani  sembrano far percepire che, nonostante le pressioni esercitate  da Israele e dalle multinazionali che controllano il mercato dell’energia sui 5 Paesi+ Germania, quali rappresentanti dell’Onu, vi è la volontà sia da parte dell’Iran e sia da parte elle sei potenze mondiali di risolvere completamente la controversia sul programma nucleare della Repubblica islamica .  Anche in considerazione del prezioso lavoro fino ad ora svolto a livello diplomatico. Negoziati che  hanno portato al raggiungimento nella città svizzera di Ginevra di un primo accordo provvisorio il 24 novembre 2013 e che è entrato in vigore il 20 gennaio 2014. Ciò che pare assurdo è il fatto che la Repubblica Islamica debba ricevere un autorizzazione per sviluppare al suo interno un programma nucleare, mentre le altre nazioni no. La Repubblica Islamica fa bene a portare avanti senza tentennamenti il suo programma nucleare volto principalmente a rendere l’Iran indipendente a livello energetico. Diritto legittimo quanto indispensabile per lo sviluppo tecnologico del Paese, per il bene della popolazione, per ml’autonomia energetica della nazione e per rendere maggiormente sovrana ed indipendente  la Repubblica Islamica dell’Iran.

Niger September - Agenzia Stampa Italia

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