(ASI) "Oggi 2 luglio 2015 è il primo anniversario del martirio del sedicenne palestinese Mohammed Abu Khudair, bruciato vivo per mano di un gruppo di coloni israeliani.

E un atto barbarico del quale sono responsabili non solo gli autori fisici, ma anche il governo israeliano e l'esercito di occupazione che hanno fornito sempre protezione a tutti gli estremisti.
A seguito dell'uccisione del minorenne Abu Khudair, la Striscia di Gaza ha subito un'aggressione militare, durata 51 giorni, causando migliaia di morti e decine di migliaia di feriti, di cui moltissimi di loro donne e bambini; senza dimenticare la distruzione di migliaia di abitazioni, scuole ed ospedali.
È palese che Israele non intende mettere fine alla sua politica di aggressione, poiché continua a confiscare le terre dei palestinesi e a costruire insediamenti illegali, ad uccidere cittadini innocenti e ad arrestarne migliaia di altri, tra cui donne e minorenni. Dall'inizio del 2015, il numero dei martiri palestinesi è di 22, quello degli arrestati sale a 2456, ed i feriti sono centinaia.
Con questa politica, Israele sta sopprimendo tutte le possibilità di andare a trattative per arrivare alla soluzione due popoli, due Stati.
Chiediamo a tutti di assumersi le proprie responsabilità e di adoperarsi per la realizzazione della pace nella regione che consiste nella creazione dello Stato Palestinese nei territori palestinesi occupati nel 1967, con Gerusalemme Est capitale".

Stato di Palestina
Ambasciata di Palestina in Italia

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